Il Rettore dell’Ordine dei Maestri di Cucina, l’Executive Chef Giorgio Nardelli, nei suoi viaggi lungo le tradizioni enogastronomiche d’Italia, in questi giorni è stato il docente d’eccezione e d’eccellenza del nuovo Corso di aggiornamento proposto dall’Associazione Provinciale Cuochi Messina, con la presidente Rosaria Fiorentino e la vicepresidente Katya Zanghì.
Nei locali dell’hotel Moonflower di Monforte Marina, Giorgio Nardelli ha realizzato il suo programma di ricette sul tema: “Suggestioni di mare e terra. Corso di cucina creativa con rispetto delle tradizioni”.
“Dopo l’incontro con il Maestro Gianluca Tomasi, campione internazionale di Finger Food – afferma la presidente Rosaria Fiorentino – abbiamo l’onore di ospitare un altro nome che è sinonimo della grande cucina italiana: Giorgio Nardelli. Il nostro intento, infatti, è duplice ovvero garantire ai nostri associati un continuo e costante aggiornamento in cucina e farlo con nomi di assoluto prestigio, che siano garanzia di eccellenza e di alta qualità”.
“L’Italia è un Paese ricco soprattutto dal punto di vista enogastronomico – afferma il Rettore Nardelli – e, se lo si percorre per terra o per mare, non finisce mai di stupire. Si può essere molto creativi in cucina rispettando le tradizioni e in Italia questo è un aspetto fondamentale”.
Durante la due giorni di lunedì 16 e martedì 17 marzo, si è passati così alla riscoperta e alla valorizzazione delle ricchezze gastronomiche messinesi, unite ad alcuni ingredienti del nord Italia. Da qui sono nate ricette prelibate: soppressata di pesce spada con pepata di agrumi, salsiccia di tonno, filetto di spigola all’agrodolce con cipolle confettate agli agrumi, gambero rosso di Mazara, guazzetto di seppie, cosciotto di coniglio ripieno, cappellacci caserecci con caviale di melanzane, filetto di orata in pasta di ricotta.
Presenti anche numerosi allievi dei due Istituti alberghieri del territorio: l’Alberghiero di Messina “Antonello” e quello di Milazzo “Renato Guttuso”, iscritti all’Associazione Provinciale Cuochi Messinesi.
ANTONIO IACONA