Angelo Milone è un ragazzino a modo. Non ama gli eccessi, non insegue le mode. Ma ama cucinare, abbinare gli ingredienti, trovare il punto di cottura esatto e il condimento giusto. Ha occhi vivaci e mani ferme. Non si fa prendere dalla paura, né cede agli entusiasmi, benchè nella prova della cucina calòda junior abbia ottenuto una medaglia d’oro. Parla poco e sorride il giusto e soprattutto ascolta “come oro colato” i consigli dei suoi maestri.
Chissà quale delle sue doti ha fatto scattare la molla nei giudici dell’edizione 2019 dei Campionati della Cucina Italiana. Perchè è intorno a questo piccolo siciliano di Marsala che si annoda un nuovo premio, quello dedicato non ad esibite capacità tecniche, né ad una presunta bontà d’animo, ma alla dote astratta dell’ “eticità”.
“Per la prima volta nella storia dei campionati italiani di cucina – dice Gaetano Ragunì presidente delle giurie e team manager della Nazionale Italiana Cuochi, che ha ufficializzato la decisione presa all’unanimità da tutti i giudici – è stato scelto di premiare una giovane promessa, offrendogli la possibilità di seguire da vicino gli allenamenti della Nazionale”.
Un premio importante, che porterà Angelo Milone a contatto con la squadra che rappresenta ufficialmente l’Italia in giro per il mondo, che gli farà vivere l’emozione di una sessione di allenamento vera e gli darà un bagaglio di informazioni e di formazione che fanno prevedere un futuro di altissimo livello. Eppure il giovane designato non si abbandona a manifestazioni di gioia, lascia che siano i giudici a parlare, ringrazia, sorride e ritorna composto al proprio posto. Niente di più coerente con il premio che ha appena ricevuto. Un altro punto di merito per una Sicilia nuova, giovane, che cresce in qualità e doti.