I prodotti siciliani, a partire dal pescato locale, trasformati dall’estro, dalla creatività e dall’esperienza professionale di alcune centinaia chef provenienti da tutta Italia: questo è “Cibo Nostrum”, la grande festa della cucina italiana che quest’anno, per la settima edizione, da domenica 20 a martedì 22 maggio, attirerà l’attenzione di esperti, pubblico e turisti, in un fitto programma di cooking show, degustazioni, convegni, dimostrazioni e varie forme di intrattenimento legate al vasto mondo della cucina.
Il palcoscenico naturale sarà ancora una volta il Corso Umberto di Taormina e la sua terrazza panoramica, mentre Giardini Naxos anche quest’anno ospiterà la cena di gala e Zafferana Etnea, com’è consuetudine, il taglio del nastro inaugurale di questa nuova edizione.
Anche quest’anno l’evento, organizzato dalla Federazione Italiana Cuochi, grazie alla collaborazione degli iscritti alle sezioni territoriali, all’Unione regionale cuochi siciliani e alla disponibilità di tanti chef che da tutta Italia hanno scelto di partecipare, si avvale del supporto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali con il suo dipartimento della Pesca e il programma a sostegno dell’Acquacoltura.
Cuore di tutto l’evento sarà il “Taormina Cooking Fest”, lunedì 21 maggio, che prenderà il via alle ore 18,30, con gli interventi dal palco delle autorità istituzionali, degli sponsor e delle associazioni che aderiscono all’iniziativa, mentre sul corso Umberto negli stand delle associazioni territoriali delle F.I.C. e delle iniziative imprenditoriali private, centinaia di cuochi e pasticceri proporranno al pubblico le proprie realizzazioni gastronomiche. Il ricavato della vendita dei ticket per la consumazione, come nelle scorse edizioni, andranno ad iniziative di solidarietà. L’anno scorso, con 20 mila presenze e 87 mila porzioni preparate, l’obiettivo è stato raggiunto e quest’anno potrà soltanto crescere.
“L’obiettivo della solidarietà non deve essere dimenticato – puntualizza Domenico Privitera, presidente dell’Unione regionale cuochi siciliani – e lo scopo nobile che muove tanti cuochi a partecipare all’iniziativa, provenendo da ogni parte d’Italia, non può tollerare eccezioni. Per questo il mio invito a tutti, comprese le autorità, gli sponsor, i giornalisti e gli esperti, è di collaborare con noi cuochi che offriamo la nostra professionalità, a sostenere la causa sociale acquistando i ticket per la degustazione. Sarà un piccolo gesto che però darà valore e riempirà di significato quella che altrimenti potrebbe sembrare soltanto una grande sagra, pur stellata”.
Lo scopo della manifestazione, infatti, è sostenere la ricerca contro il Morbo di Parkinson: i fondi raccolti andranno alla Fondazione Limpe onlus di Messina, il Dipartimento di
Solidarietà ed Emergenza della F.I.C. e serviranno anche a sostenere la campagna del Moige contro il Cyberbullismo.
Anche quest’anno il programma della manifestazione è ampio e prevede per lunedì 21, alle ore 17,00, 4 prestigiose Masterclass in alcune delle location più esclusive di Taormina: lo Chef Massimo Mantarro, due stelle Michelin, realizzerà il suo cooking show presso il Pietro D’Agostino Cooking Lab, presentato dal direttore del Tg5 Gusto, Gioacchino Bonsignore, con il supporto di Decò Gourmet e l’Olio Tenuta Arena. Lo Chef Giuseppe Costa, una stella Michelin, terrà invece il suo cooking show all’Hotel Excelsior Palace, presentat
o dalla giornalista di Cronache di Gusto Clara Minissale. Lo Chef Roberto Toro giocherà in casa, poiché realizzerà la Masterclass presso Belmond Gran Hotel Timeo, dove è Chef Executive, presentato dalla giornalista di Identità Golose Mariella Caruso e supportato dalle produzioni tipiche di Bacco, azienda di pistacchio di Bronte. Il cooking show dello Chef Emanuele Vallini, infine, previsto presso i locali di Kisté – easy gourmet, prevede anche la presentazione del libro della giornalista e moderatrice dell’incontro Elisabetta Arrighi, dal titolo: “Dall’Atelier alla Cucina”.
“C’è chi ha scelto di essere presente come singolo cuoco – evidenzia Domenico Privitera – chi insieme agli associati della propria sezione provinciale, chi col nome del proprio ristorante, chi in rappresentanza di un’azienda. Se l’obiettivo è la riuscita dell’evento per incrementare la raccolta dei fondi non possiamo che salutare con favore ognuna di queste scelte, se invece sono soltanto commerciali le motivazioni mi sembra che si stia perdendo di vista l’originario spirito della manifestazione, nata sette anni fa a Catania per celebrare le varie esperienze della cucina regionale e la professione del cuoco”.
“La cucina di alta qualità e le tradizioni gastronomiche italiane si affermano come veicolo di cultura e di conoscenza – dichiaraa il presidente nazionale FIC, Rocco Pozzulo – e siamo lieti che in migliaia, tra cuochi, pasticceri, partners e personaggi del giornalism
o e dello spettacolo stiano intervenendo con tanto entusiasmo. Sarà, ne siamo certi, non solo un grande successo ma anche l’edizione dei record”. Accanto al presidente FIC compariranno, nel pieno gioco di squadra, il presidente nazionale DSE – FIC, Roberto Rosati, il direttore Chic Chef, Raffaele Geminiani, il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani, Domenico Privitera, il presidente di FIC Promotion, Seby Sorbello, e quello di Chic Chef Sicilia, Pietro D’Agostino, i nove presidenti delle Associazioni Provinciali FIC della Sicilia, a cominciare da Rosaria Fiorentino dei Cuochi Messina, i Comuni di Zafferana Etnea, Taormina e Giardini Naxos, il presidente nazionale Con.Pa.It., Federico Anzellotti e il coordinatore siciliano Peppe Leotta, l’Associazione Italiana Celiachia, Expo di Barbara Mirabella, La Cook Agency, Blu Lab e il Cna, la Confederazione Nazionale Artigianato di Sicilia che con l’Urcs ha da poco stretto un accordo di programma sul Turismo esperienziale.