Lo chef etneo Domenico Privitera chiamato alla guida dell’Unione
Non sono passate neanche ventiquattro ore dalla sua elezione e c’è già un record: per la prima volta nella storia, infatti, è un catanese il nuovo presidente dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani. Ad essere eletto all’unanimità dai delegati regionali riunitisi ieri sera, mercoledì 11 marzo, nell’aula magna dell’Istituto alberghiero di Caltanissetta è stato lo chef Domenico Privitera. Quarantotto anni, chef patron di un noto ristorante alle pendici dell’Etna, vicepresidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei, Privitera ama definirsi un “addetto alla manipolazione e cottura del cibo” e vanta nel suo curriculum professionale importanti cariche nella Federazione Italiana Cuochi e in Euro Toques, oltre a numerosi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali nei concorsi di cucina.
“Ringrazio innanzitutto tutti i colleghi e i delegati regionali che mi hanno scelto come presidente, sostenendo la mia candidatura – ha detto Domenico Privitera con ancora viva l’emozione per la sua elezione – e voglio ricordare che al primo posto in agenda metterò il forte gioco di squadra tra tutte le associazioni ed i presidenti provinciali che ci rappresentano nelle nove province dell’isola. Quando ho esposto la mia relazione di presentazione – ha aggiunto il neopresidente – ho parlato come se mi rivolgessi io ad un candidato e gli proponessi tutti i punti prioritari per rinnovare e rilanciare l’Unione Regionale Cuochi Siciliani, che da oggi ho l’onore di guidare”.
Privitera si è anche soffermato su quella che è l’importanza dello Statuto, senza dimenticare anzi rilanciando le antiche e prestigiose tradizioni della cucina siciliana.
“L’Unione – ha commentato il presidente – ha ben 34 anni di attività alle spalle. Era il 3 giugno del 1981 quando il suo Statuto entrava a pieno regime. Oggi molti punti sono da rivedere e rinnovare. Lo faremo con il consenso di tutti, per dare un nuovo slancio alle associazioni e ai territori. Partiamo da una ricchezza fondamentale: le tradizioni culinarie e quindi culturali della nostra terra. La cucina della Sicilia comincia ancora prima della cucina italiana. Eravamo la perla gastronomica del Regno delle Due Sicilie. Questo lo sanno molto bene e lo apprezzano ogni giorno migliaia di turisti. L’agroalimentare è tornato ad essere la chiave di svolta. Lo dimostra l’Expo 2015 a Milano, con il tema “Nutrire il Pianeta”. Credo che la Sicilia abbia ancora tanto da raccontare. Vino, olio, pasta, pizza, formaggi. Tutte le eccellenze del nostro paniere sono la nostra vera forza, turistica ed economica. La mia proposta: torniamo a quei sapori e vedremo che non cresceranno solo i cuochi, ma un intero territorio”.
E proprio parlando di cuochi, il presidente Privitera ha voluto richiamare l’attenzione delle istituzioni, perché siano più presenti nel sostegno all’agroalimentare. “Gli chef non sono soubrette televisive o personaggi di fantasia di reality show. Sono uomini e donne che ogni giorno mettono la loro professionalità e la loro competenza al servizio degli altri e del territorio, tutelando e vigilando sulla salvaguardia dell’agroalimentrare. Per questo, tra le mie proposte c’è già il forte gioco di squadra anche con tutte le altre categorie del mondo della ristorazione: albergatori, ristoratori, sommelier, con tutti coloro insomma che rappresentano l’arte e la cultura culinarie della Sicilia”.
Al neopresidente sono giunti gli apprezzamenti e le congratulazioni di tantissimi amici e colleghi del mondo culinario dell’isola. In particolare, si è voluto congratulare con lui il presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei, Seby Sorbello, che ha sottolineato il grande dinamismo di Domenico Privitera e si è detto certo che con la nuova presidenza etnea dell’Unione si avranno un nuovo slancio e una nuova vitalità per l’intero mondo gastronomico dell’isola.
L’Ufficio Stampa