Dall’anno 2000 sono diventati una disciplina olimpica. Della cucina, s’intende. Hanno regole ben precise da seguire e sono tra le più richieste per aperitivi e incontri conviviali. Sono i Finger Food, i famosi stuzzichini, che da una quindicina d’anni ormai rientrano tra le ricette eleganti che uno chef può realizzare. Meglio ancora se lo chef si chiama Gianluca Tomasi, veneto, con alle spalle un’esperienza trentennale in materia, come leader Finger Food e come allenatore nazionale. Nei giorni scorsi Tomasi è stato protagonista e docente d’eccezione di un Corso di aggiornamento che l’Associazione Provinciale Cuochi Messina ha organizzato per i propri associati, per gli chef e per gli operatori della ristorazione, aprendo così il nuovo calendario degli incontri 2015 con una lezione di alta qualità. E sarà una costante per l’associazione peloritana, basti pensare che il secondo incontro avrà per protagonista il Maestro Chef Giorgio Nardelli.
Capasanta con crema di peperone allo zenzero; Involtino di platessa al vapore aromatico; Insalata di granchio con mela verde al lime; Terrina di orata con crosta di pane e cozze; e ancora, Cannoli di prosciutto praga con rafano fresco; Coste di sedano verde con robiola, pere e noci; Ananas al balsamico con prosciutto crudo. Sono solo alcune delle quindici ricette che Gianluca Tomasi ha realizzato durante il corso e che hanno avuto la capacità di esaltare gli ingredienti utilizzati, presentati elegantemente come nei migliori buffet.
“In dialetto veneto i Finger Food si chiamano spuciotti – ha spiegato Tomasi aprendo le sue lezioni – e in realtà sono sempre esistiti nel mondo culinario. Hanno determinate regole: il boccone deve essere di 20 grammi e avere almeno due o tre ingredienti. Oggi sono diventati una vera moda e molti fruitori vogliono forse mangiare di meno, ma mangiare meglio. Per noi chef è un modo in più per esaltare i prodotti di eccellenza Made in Italy”. La sua pubblicazione “In punta di dita” è stata premiata nel 2012 come Miglior libro per professionisti in Italia. Ma le ricette di Gianluca Tomasi non sono solo da leggere, soprattutto sono da realizzare e da assaggiare.
“Seguendo la filosofia di eccellenza della Federazione Italiana Cuochi, abbiamo voluto aprire il nuovo anno nel territorio messinese con un corso e un docente di vera eccellenza – ha detto la presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Messina, Rosaria Fiorentino, salutando i partecipanti – e offriremo per il 2015 a tutti i nostri soci un calendario di appuntamenti di alta qualità”.
Finger Food: l’emozione in un boccone”. È stato questo il tema dell’incontro con lo chef veneto, con oltre una sessantina di partecipanti, svoltosi negli eleganti locali dell’hotel Moonflower di Monforte Marina, sulla costa tirrenica messinese. Il Finger Food, insomma, è un altro bel modo di presentare il cibo, è fattibile in cucina senza troppe difficoltà e non ha confini regionali. Come Tomasi porta nel cuore un pezzo della sua terra, il Veneto, così uno chef siciliano può tranquillamente realizzare le proprie ricette con ingredienti della nostra isola. E se lo dice uno come Gianluca Tomasi, c’è da fidarsi.
Antonio Iacona