“Sono seriamente preoccupato per i risvolti sull’agricoltura isolana che potrebbe avere questa vicenda,poiché una non rapida soluzione determinerebbe una crisi con risvolti drammatici, che coinvolgerebbe gliagricoltori ma, a quanto pare, anche gli utenti finali”. Si esprime così il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani, lo chef Domenico Privitera, inmerito alle recenti e preoccupanti vicende che stanno investendo i Consorzi di Bonifica dell’Isola. Il presidente Privitera si fa così portavoce dei presidenti provinciali delle berrette bianche isolane e palesale proprie perplessità, secondo quanto appreso dagli organi di stampa, in merito alla vicenda dei Consorzi diBonifica.“Tali enti, – prosegue il presidente Urcs – ai quali è affidata la difesa, la conservazione e la tutela del suolo per lo sviluppo della produzione agricola e dell’irrigazione, a seguito dei tagli al capitolo previsto in bilanciomessi in atto dall’Assemblea Regionale Siciliana, allo stato attuale, non soltanto rischiano la chiusura ma saranno costretti, al fine di erogare il servizio, ad aumentare la quota a carico degli agricoltori”. Domenico Privitera, poi, non risparmia le azioni contraddittorie di certa politica siciliana: “Da un lato, –dichiara lo chef – come mi sembra di aver capito, i nostri parlamentari siciliani hanno più volte dichiarato divoler valorizzare l’enogastronomia siciliana come rilancio dell’economia, come volano del turismo e comesettore in forte crescita; dall’altro lato, invece, ci troviamo di fronte a provvedimenti legislativi che, se confermati, rischiano realmente di mettere in ginocchio la filiera produttiva isolana, fiore all’occhiello del nostro territorio”.
Ed ecco, dunque, lo scenario che si prospetterebbe ovvero il rischio di avere le cucine degli chef siciliani invase da prodotti coltivati all’estero ed il pericolo di trovare prodotti del territorio a prezzi stratosferici. Tutto ciò potrebbe determinare serie difficoltà a coloro che giornalmente operano per la valorizzazione deiprodotti del territorio. “Esprimo piena solidarietà – conclude Privitera – ai dipendenti in servizio presso gli 11 Consorzi di Bonifica siciliani e mi auguro che, come spesso accade i questi casi, non saranno gli utenti finali a pagare il “prezzo”più alto”.
Catania, 29 settembre 2015
L’Ufficio Stampa
(Dott. Antonio Iacona)